In un Salento segnato dalla Xylella, c’è chi non si arrende, ma sceglie di combattere con coraggio, determinazione e visione.
L’OP ACLI di Racale, capitanata dai fratelli Federico e Michele Manni, sotto l’attenta guida di papà Enzo, è l’esempio vivente di una terra che non si piega ma si trasforma, riscrivendo il proprio futuro.
Con il sostegno del Distretto Agroalimentare Jonico Salentino, l’OP ACLI si fa pioniera di una vera rivoluzione agricola. Modernizza le strutture, investe in macchinari di ultima generazione per lo stoccaggio delle patate e garantisce l’eccellenza di ogni prodotto.
Per l’OP, la rigenerazione non è solo un traguardo: è una promessa, un impegno, una missione che guarda lontano, con nuove varietà per nuovi orizzonti.
Oltre alla storica Sieglinda, l’OP ACLI ha scelto di puntare su varietà di altissima qualità come Annabelle, conquistando con orgoglio i mercati più prestigiosi d’Europa, dalla Germania al Belgio, dall’Olanda alla Francia, fino all’Inghilterra.
Ogni patata è ambasciatrice del sapore autentico del Salento, ed ovunque si fa portatrice di un messaggio di eccellenza e resilienza.
L’ impegno non si ferma alle patate. Con determinazione e spirito innovativo, massima attenzione anche all’olivicoltura, puntando su cultivar resistenti alla Xylella, per preservare e far rinascere uno dei simboli più preziosi del nostro territorio. Innovazione, eccellenza e passione sono le parole chiave.
“Le criticità vanno affrontate, trovando soluzioni e strategie per continuare a produrre in agricoltura,” affermano con orgoglio Michele e Federico.
E noi del DAJS siamo fieri di camminare al loro fianco, perché è da storie come questa che il Salento trova la forza di rinascere: con mani che lavorano, menti che innovano e cuori che battono all’unisono per una terra da amare.
L’OP ACLI non è solo un’organizzazione: è un faro di speranza, un esempio di come il Salento può non solo resistere, ma anche rifiorire, più forte e splendente che mai.