Oggi siamo a Castrì di Lecce per un’intera famiglia di Eroi della rigenerazione, “i magnifici Tre”: Giuseppina De Pascalis Candido e i suoi figli, Gianluca e Carlo Greco De Pascalis, eredi di una lunga stirpe di agricoltori.
Con tre progetti diversi su terreni da tre ettari ciascuno, che si “innestano” tra loro fino all’agro di Lizzanello, hanno creato una notevole opera di rigenerazione del territorio colpito da xylella, piantando uve di primitivo. Le aziende con sede a Castrì hanno così riportato in auge la vitivinicoltura nella storia del piccolo Comune che ha nel suo stemma l’ulivo e la vite.
“Dacché ne ho memoria, non ricordo di aver visto mai, nella zona di Castrì, una pianta di vite”, racconta Gianluca. Eppure i conteggi, i nomi dei fondi, le lettere che raccontano fino ai primi del ‘900 la storia della famiglia De Pascalis sono testimoni della vitivinicoltura, così come le cantine di casa, in cui vi sono ancora le pile di pietra leccese e le botti di legno per il vino. Quando arrivò la peronospora, bruciò tutto.
Corsi e ricorsi storici, di una terra e di una famiglia che oggi come allora reagisce alla xylella, anche con il supporto del Piano di rigenerazione agricola sostenibile del DAJS.
“Crediamo in questo percorso del DAJS e degli enti di ricerca, crediamo in un piano di rigenerazione sostenibile e innovativo”, spiega Gianluca. “L’azienda che fu prima dei nonni ha sempre avuto un’impostazione tradizionale e paesaggistica. Io e mio fratello abbiamo ereditato la passione per la terra, ma abbiamo anche coraggio e spirito di avventura, che oggi più che mai sono fondamentali. Noi siamo fiduciosi”.
In bocca al lupo alla famiglia Greco De Pascalis, i “magnifici tre” Eroi della Rigenerazione!