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Riforestazione

Idee sulla forestazione del territorio salentino

Questo documento contiene alcune idee relative ad una delle attività di intervento previste dal Piano di Rigenerazione Sostenibile dell’Agricoltura del Territorio Salentino, colpito drammaticamente dal complesso del disseccamento rapido dell’olivo (CoDiRO), probabilmente la peggior emergenza fitosanitaria al mondo, causata dal batterio Xylella fastidiosa ssp. pauca.

Il disseccamento della quasi totalità degli olivi salentini ha determinato certamente la riduzione della capacità produttiva in olio ma ha anche creato pericolosi squilibri di natura ambientale e paesaggistica che rischiano di compromettere l’attrattività e la vivibilità dei nostri territori, con grave ipoteca sul patrimonio che lasceremo alle prossime generazioni.
Le principali criticità di natura ambientale che appaiono progressivamente sempre più evidenti riguardano l’enorme riduzione della capacità di assorbimento della CO2, la estrema variabilità dei fenomeni climatici, la riduzione della  biodiversità naturale, il consumo progressivo e crescente di sostanza organica del suolo con un ulteriore rischio di implementazione di un processo di desertificazione del Salento.

La tipica bellezza dei nostri paesaggi e dei nostri luoghi verdi è stata sostituita dal colore grigio degli ulivi ormai disseccati. Si rende necessario un forte intervento di forestazione che restituisca colore, bellezza e salute alla nostra terra. Un percorso che dovrà essere realizzato con specie autoctone resistenti o tolleranti, o con specie adattabili all’orizzonte climatologico di questo territorio nei prossimi decenni, su suoli e appezzamenti scarsamente vocati ad una moderna agricoltura produttiva. Le istituzioni pubbliche locali (Provincie e Comuni) del territorio hanno manifestato estrema sensibilità rispetto a questo tema e vogliono affrontare la sfida condividendone il percorso con le comunità salentine.

La campagna di sensibilizzazione che verrà lanciato dal Presidente della Provincia di Lecce insieme al Sindaco di Lecce in una conferenza dei Sindaci appositamente convocata e poi esteso alle Provincie di Brindisi e Taranto. Saranno sollecitate manifestazioni di interesse da parte di privati ed enti pubblici che siano possessori di terreni che siano disponibili a realizzare interventi di “forestazione produttiva”.

Il Dajs assume il ruolo di accompagnamento tecnico scientifico della campagna di sensibilizzazione e provvederà a collezionare le manifestazioni di interesse per renderle organiche e classificate secondo priorità. A tal fine il Dajs redigerà una scheda sintetica di manifestazione di interesse che provvederà a diffondere supportando con propri tecnici i Sindaci nella attività di animazione delle comunità locali. Sul sito del Dajs sarà inoltre aperto un portale per l’acquisizione
on line delle suddette manifestazioni di interesse.

PERCORSO DI COMUNICAZIONE

COSA ?

La proposta prevede in generale la realizzazione di un sistema rinaturalizzato che sostituisca la rete ecologica complessivamente garantita dalla coltura estensiva delle coltivazioni olivicole nel territorio salentino con una rete fisica di
connessioni di aree boscate e aree verdi unendo comuni e province del territorio.
Si tratta di immaginare un percorso naturale di insediamenti forestali ad integrazione delle aree ancora destinate alla produzione agricola.

COME?

Il percorso prevede il censimento e l’identificazione di aree marginali, abbandonate o semi abbandonate, e vocate per interventi di forestazione e la definizione dei confini geografici e amministrativi precisi e definiti (immagini satellitari, cartografiche, catastali) per programmare e pianificare gli interventi.

Si rende necessario inoltre procedere con la identificazione delle specie più idonee per la riforestazione (1. analisi degli scenari climatici futuri e cambiamenti climatici; 2. analisi di land capability and suitability).
Importante in questa fase la verifica della inclusione di specie legnose come sequestro di Carbonio anche, non ultimo, sviluppare una metodologia di calcolo degli assorbimenti di CO2 diversi per le azioni identificate.
Ancora, è estremamente importante:

  1. Definire una politica “per il dopo forestazione” che includa la valorizzazione dei sistemi boschivi secondo i principi più virtuosi dell’economia circolare per continuare a beneficiare dell’assorbimento di CO2 realizzato e prolungare la “durabilità” degli investimenti;
  2. Costruire e/o allungare le filiere produttive di settore sull’uso dei prodotti;
  3. Proporre modelli e sistemi regolatori di “public procurements” delle amministrazioni che tengano conto del “legno a Km zero” del Salento (ovvero acquisti di mobili, edilizia, energia generata dalla valorizzazione del legno);
  4. La valorizzazione dei servizi ecosistemici garantiti dagli stessi sistemi boschivi realizzati.

CHI?

L’analisi iniziale deve comprendere anche aree appartenenti alle pubbliche amministrazioni e quindi occorrerà la verifica dello stato ed estensione delle alberature urbane fuori foresta, degli spazi liberi urbani e periurbani potenzialmente utilizzabili presenti nei comuni e nelle pubbliche amministrazioni diffuse sul territorio in modo da costruire un reticolo fisico di connessioni forestali e naturali sull’area identificata. Importante considerare anche i programmi di pianificazione locale e ristretta relativa a Enti ed amministrazioni locali.

Molto importante sarà il coinvolgimento di soggetti e/o associazioni che intenderanno assumere l’impegni pluriennali per far fronte a programmi e piani di forestazioni di terreni e appezzamenti di terzi proprietari non interessati alla
conduzione diretta.

QUANDO?

Il percorso potrebbe iniziare in tempi brevissimi, accompagnato anche dalla progressione dei risultati del Piano di Rigenerazione Sostenibile dell’agricoltura nei territori colpiti da Xylella Fastidiosa, molti dei quali saranno utili per
pianificare luoghi, specie e tipologie di intervento.
Molto utile sarà anche la condivisione del progetto da parte della politica e della pubblica amministrazione tramite le quali si potranno attivare percorsi virtuosi di forestazione e riforestazione urbana e periurbana, anche tramite l’assegnazione di suoli e aree pubbliche da destinare al progetto e l’innesco di attività dirette e in associazione tra enti.
Ulteriori misure specifiche potranno fornire le leve finanziarie per avviare il processo e dare il via alla nascita di nuove aziende, cooperative e associazioni in grado di investire privatamente in questa direzione.

In ultimo, è di estrema importanza l’utilizzo del potenziale di stoccaggio ed assorbimento della CO2 per la realizzazione della carbon neutrality di distretto, un programma compreso nel Piano di Rigenerazione del Salento che porterebbe alla realizzazione di un sistema pioneristico per vastità di area interessata e per la complessità dell’operazione ambientale.